Excel, Power BI, PowerPoint, Word, Office e IA: paneles inteligentes, datos y productividad

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• Quando hai cominciato ad appassionarti all'informatica? Raccontaci la tua prima esperienza con un computer!

  Mi sono appassionato all'informatica durante gli anni universitari. Studiando una facoltà a indirizzo scientifico e statistico, l’uso di software per l’elaborazione dei dati era fondamentale fin dal primo anno. Ho scoperto subito quanto fossero potenti questi strumenti, non solo per superare gli esami, ma anche per comprendere a fondo concetti complessi. La vera “svolta” però è arrivata con il mio ingresso nel mondo del lavoro, in una grande azienda di system integration informatica. In quel contesto, lavorando con colleghi molto preparati e affrontando progetti complessi, ho imparato a utilizzare strumenti come Excel in modo avanzato, spesso su grandi dataset e in situazioni reali di analisi aziendale.

• Qual è l'innovazione tecnologica che ti ha più segnato? E quale sarà, secondo te, quella più importante o sconvolgente in un futuro prossimo?

  L’innovazione che mi ha più segnato è sicuramente l’intelligenza artificiale. Ha rivoluzionato il modo in cui affrontiamo l’insegnamento, lo studio e l’organizzazione del lavoro. Oggi grazie all’IA posso creare esercizi, strutturare lezioni, generare spiegazioni su misura per ogni studente. La utilizzo attivamente nelle mie lezioni e incoraggio anche gli studenti a farlo, insegnando loro come usarla in modo intelligente come “assistente personale”, con le giuste indicazioni e filtri.

• Qual è la tua specializzazione? Qual è la sua importanza nel mondo informatico?

  Sono specializzato in Ingegneria Gestionale e oggi lavoro come Enterprise Architecture e Business Analyst. Il mio lavoro consiste nel comprendere e strutturare i processi aziendali, analizzare dati, disegnare flussi e supportare le aziende nella trasformazione digitale.
  Nel mondo informatico, questa figura è cruciale perché rappresenta il ponte tra la parte tecnica (developer, IT) e quella strategico-organizzativa (business, management). Permette di garantire coerenza, visione d’insieme e strutturazione delle soluzioni in base a obiettivi concreti. È un profilo estremamente flessibile, trasversale, e oggi molto richiesto in contesti complessi.

• Chi preferisci tra Bill Gates, Steve Jobs e Mark Zuckerberg? Perché?

  Senza dubbio Bill Gates. Lo ammiro per la sua completezza: è un genio della tecnologia, un imprenditore visionario, ma soprattutto una persona con una forte coscienza sociale. Dopo una carriera straordinaria nel mondo IT, ha dedicato risorse e tempo alla filantropia, cercando di risolvere problemi reali nel mondo.

• Raccontaci un aneddoto divertente o particolare relativo alla tua formazione o ad una esperienza di lezione!

  Una volta uno studente mi ha contattato all’ultimo minuto per prepararsi a un esame di statistica… che aveva due giorni dopo! È stato un vero sprint: due giornate piene di esercitazioni, spiegazioni, grafici e formule. Alla fine ce l’ha fatta, e con un bel voto! È stato stressante ma anche molto gratificante vedere come, con metodo e motivazione, si possano ottenere grandi risultati in poco tempo.

• Che cosa diresti ad una persona che sostiene che "l'informatica è una cosa troppo complicata"?

  Se dovessi dire qualcosa sull'informatica risponderei così:
  
  “L’informatica non è difficile. È solo diversa da ciò che conosci. Non è trattato tantissimo nelle scuole e quando si arriva all'univesità sembra una materia scritta dai babilonesi. Come ogni linguaggio, una volta imparati gli strumenti base, può aprirti un mondo. Chi dice che è troppo complicata… probabilmente non ha ancora trovato il modo giusto per impararla.”
  Il segreto è partire da casi pratici e vicini alla propria realtà: una volta trovata l’utilità, l’interesse arriva da solo.

• Aiutaci a conoscerti meglio: parlaci delle tue passioni e dei tuoi hobby!

  Sono una persona molto dinamica: amo allenarmi in palestra e sono un nuotatore a livello agonistico. Amo esplorare luoghi naturali e vivere il mare in tutte le sue forme. Mi piace uscire con gli amici e frequentare locali come club, lounge bar e locali con musica live. Parlo quattro lingue e sono sempre alla ricerca di nuove culture, occasioni di scambio e stimoli internazionali.

• Cosa ti rende un vero Superprof, che nessuna Intelligenza Artificiale potrà mai sostituire?

  Quello che mi rende un Superprof è l’empatia: la capacità di capire lo studente, i suoi blocchi e le sue motivazioni.
  A differenza di un’intelligenza artificiale, riesco a percepire i segnali deboli, a cambiare approccio in base alla persona che ho davanti, a motivare quando serve o semplificare quando il concetto sembra troppo complicato. Ah… e anche la simpatia fa la sua parte! 😄